Pubblicato il 11 ottobre 2014
Ogni anno, a settembre, ci aspetta un appuntamento immancabile in vigna: la raccolta delle uve (Cannonau, in prevalenza, con integrazioni di Cabernet e San Giovese) destinate alla
preparazione del vincotto, il delizioso sciroppo utilizzato come base per produrre alcuni dei nostri più pregiati dolci tradizionali (
pistiddu,
tiliccas,
papassini al vincotto).
Dolci a cui questo sciropposo nettare d´uva (usato, in prevalenza per il ripieno) dona gusto squisito e profumi persistenti, grazie alla sua consistenza corposa e alla sua composizione totalmente naturale, ricca di benefici polifenoli antiossidanti.
Un vero concentrato di dolcezza e salute prodotto nei nostri laboratori seguendo sempre l´antico, paziente procedimento tramandato da generazioni: una lenta riduzione (in ragione di ¼ per ogni litro) a fiamma bassa del mosto fresco proveniente dalle uve appena pigiate, al quale, una volta consumato e tolte tutte le impurità, viene aggiunto come conservante naturale una percentuale minima di lisciva, soluzione liquida derivante dalla semplice bollitura di cenere di buona qualità setacciata.
E così, poche settimane fa, per rinnovare le provviste di
vincotto -totalmente autoprodotto- da utilizzare nei prossimi mesi in laboratorio, fra i filari dei nostri vigneti posti sulle colline di
Oddoene, (una delle zone, vicino Dorgali, più vocate alla viticoltura), abbiamo rinnovato il festoso momento della vendemmia a cui hanno fatto seguito, nei giorni successivi, le rituale fasi di trasformazione delle uve in denso sciroppo.
Curiosi di assaporare questa dolce delizia?